LAZARUS: foto dal nuovo evento di Clubbing Queer della scena underground londinese


Lazarus
è il nuovo esperimento di clubbing queer che fa da palcoscenico ad artisti, dj, musicisti, coreografi e collettivi emergenti della scena Londinese, auto proclamatosi un party per " Queer, Creativi, e Misfits”. Estremamente underground, Lazarus viaggia sulle frequenze di musica techno e incredibili performances, e noi ne abbiamo adorato ogni secondo.

Unkanny ha documentato il rave di lancio, ed ha catturato uno scorcio di quello che ha il potenziale per diventare un magnifico spazio inclusivo e performativo per l’ampia comunità queer di Londra.


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LAZARUS LONDON LAUNCH PARTY 03/09 AL GROW TOTTENHAM

Dopo una chiassosa corsa in bus per Londra Nord, siamo arrivati al GROW Tottenham, dove l’evento ha avuto luogo. Oltre all’inaugurazione di Lazarus, erano in corso i festeggiamenti per l’uscita di HEROIN; una piccola gemma di musica elettronica dal cantante e polistrumentista Malthus, uno dei fondatori e creatori del collettivo insieme al coreografo e compositore Magnus Westwell; l’artista ha dato inizio a Lazarus con una performance incredibilmente emozionante: intinta in rosso carico, la performance di Malthus ha restituito la sensazione di essere una comparsa sul set di Liquid Sky (1082) di Slava Tsukerman.

L’andatura della serata ha successivamente preso una svolta più romantica: un interludio splendidamente coreografato ha lasciato il respiro dei clubbers totalmente sospeso, e il silenzio è caduto tra noi che eravamo intenti a ballare Max e Xavia– hanno preso il sopravvento della pista da ballo sulle note di un’ossessiva composizione del musicista ambient Oliver Coates (Honey - Oliver Coates). Dall’1.30 in poi, un puro delirio techno: dai Beats oscuri di DJ Proteus (Che ha probabilmente dato benzina ai trip di MDMA della folla, ai limiti massimi), al collettivo di Leeds Rat Party, il cui hardcore anni 90’s ricordava la colonna sonora di Party Monster (2003) (se Michael Alig avesse vissuto a Londra), Schwefelgelb, ed altra musica che mia madre adora. Una folla stilosa e divertita ha preso il sopravvento del podio per una danza spontanea e continua, e le performances del rave sono andate avanti fino alle 5; le coreografie della dance crew Resident Dancers hanno poi accompagnato un'ulteriore sezione della serata. Siamo riusciti a parlare con alcuni dei ravers di Lazarus e a scattare alcune foto dei loro looks sulla pista da ballo. Abbiamo discusso dell’astio condiviso verso la scena del clubbing queer commerciale e mainstream di Londra, di Fidget Spinners, di se indossare gli occhiali da sole ad un rave sia stupido oppure no, e intanto cercavamo di capire cosa dicesse l’altro sopra le note del set dance di Stolen Velour

L’esperienza di clubbing al Lazarus rave è stata molto accogliente: è raro trovare un’aria confortevole nella scena dei club londinesi, che spesso sono altamente intimidatori. È degno di nota che ci si trovi in un’oasi così sicura dove ballare, cantare ed esprimersi in una folla di persone che condividono con te lo stesso mindset.

Nel taxi verso casa, (dopo aver trascorso un paio d’ore in infermeria dovute al fatto che il mio amico ed artista Maciej avesse bevuto troppo prosecco) ci siamo resi conto di aver sperimentato la VERA Londra Underground. Quella che pensavo solo mia madre nei primi anni 2000 sarebbe riuscita a conoscere; quella che avevo visto in Better Living Through Circuitry (1999), ma in una maniera inclusiva e positiva che - come riportato nel Manifesto della serata - porta alla luce il potenziale creativo del clubland Queer. 


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Pics and text by Lulu Vicedomini